Gaeta, è una splendida città marinara, sospesa tra cielo e mare su un promontorio proteso nel mar Tirreno, contornata da una costa ricca di bellezze naturali come la bellissima “MONTAGNA SPACCATA” che sorge al centro del Parco Regionale di Monte Orlando “Riviera di Ulisse” fonte di rigogliosa vegetazione mediterranea.
La costa frastagliata ha fra le sue insenature ben sette spiagge, rinomate per la sabbia finissima e dorata.
La città attraversata da millenni di storia offre un ampio patrimonio storico, artistico, culturale, marinaro e gastronomico.
Rinomata meta di villeggiatura già in età romana, prediletta da imperatori, consoli e famiglie patrizie, veniva decantata nel 66 a.C. come “portum Caietae celeberrimum ac plenissimum navium” da Cicerone.
Virgilio nell’Eneide narrava della nutrice di Enea, Cajeta che morta in questo lido diede il nome alla città, l’avvenimento fu raccontato anche da Dante nell’Inferno.
Nell’Alto Medioevo divenne una roccaforte, “Castrum”, che a metà del IX secolo si costituì in Ducato autonomo con leggi e moneta proprie.
Con i traffici marittimi della sua flotta nel Mediterraneo, fu Repubblica Marinara al pari e non meno di Amalfi e Pisa.
La città subì varie dominazioni bizantina, normanna, sveva, angioina, durazzesca, aragonese, spagnola ed austriaca.
Il Museo Diocesano di Palazzo De Vio custodisce lo stendardo della battaglia di Lepanto donato per voto fatto da Marcantonio Colonna alla cattedrale gaetana di S. Erasmo, dopo la vittoria della flotta cristiana sui Turchi il 7 ott. 1571 a Lepanto.
Nel 1734 si insediò la dinastia borbonica, sotto il cui dominio la città subì 3 dei 14 assedi della sua storia.
Con i Borbone nel 1848 Gaeta accolse Papa Pio IX in fuga da Roma e per nove mesi nove giorni e nove ore ebbe il ruolo di “Secondo Stato Pontificio”.
Il 13 febbraio 1861 sotto le mura della città, dopo l’ultimo assedio e con la caduta dell’ultimo baluardo del Regno Borbonico, si completò l’Unità d’Italia.
Parlano di Gaeta nei loro scritti il Cervantes, Boccaccio, Alfonso d’Aragona, Mormile e D’Annunzio.
La riviera di ponente al tramonto
I castelli Angioino ed Aragonese
sulla rocca di Gaeta
La città medievale all’alba
Gaeta medievale con i fuochi artificiali